L’opera che abbiamo ereditato
è stata fondata nel 1950.
Questo know-how di oltre 60 anni,
ci permette di operare con bambini sordi
nel pieno rispetto dei loro bisogni e necessità.
ASSISTIAMO BAMBINI SORDI, EREDI DI UN KNOW-HOW DI 60 ANNI
Progetto Centro per Sordi
Il centro per sordi
Il Centro per Sordi “Annibale M. Di Francia” opera con personale, attrezzature e metodi qualificati per il recupero e l’integrazione dei bambini sordi, con particolare attenzione alle famiglie.
La storia dell’Istituto per Sordi di Messina inizia il 27 ottobre 1950 con Mons. Angelo Paino il quale, per onorare la memoria di Padre Annibale Di Francia (divenuto Santo nell’anno 2004), grande figura di apostolo messinese, dona alla Congregazione dei Padri Rogazionisti un ampio edificio, situato in una delle zone più belle e panoramiche della città, l’antica “Rocca Guelfonia”.
In tutti questi anni migliaia di ragazzi hanno beneficiato dell’opera educativa dell’Istituto. L’Istituto che nel corso degli anni si è rimodulato secondo le trasformazioni socio-culturali. L’équipe educativa della Struttura lavora in sinergia con i Servizi Sociali. Nell’approccio educativo le famiglie dei ragazzi assumono un ruolo determinante, miratamente sostenute dalla Direzione dell’Istituto secondo un progetto predeterminato.
In orario pomeridiano – seguiti da educatori, animatori e personale specializzato – i ragazzi sono impegnati in attività logopediche, psicomotorie, musicoterapeutiche, ludiche ed educative per favorire uno sviluppo armonico della personalità e del linguaggio, incentivando nel contempo socializzazione, aggregazione e dinamiche amicali.
Il numero delle famiglie raggiunte dal Centro per Sordi
numero massimo di bambini assistiti contemporaneamente
anno di inizio dell'opera, poi acquisita dall'ASR
I nostri bambini visti dagli operatori
Mi chiamo M.T.* sono logopedista e da quasi 10 anni lavoro nelle comunità per sordi dell’Associazione di Solidarietà Sociale Cristo Re Onlus.
Mi ritengo fortunata non solo per l’ambiente in cui lavoro ma soprattutto per i nostri bambini: hanno degli handicap, non sentono e non parlano correttamente, ma hanno un cuore grande […]
*per proteggere la privacy dei nostri operatori sul campo, ne cambiamo il nome e non usiamo loro foto. Tutti gli altri dettagli delle storie sono veri.